martedì 25 marzo 2008

Il Ponte Gobbo di Bobbio

Dato che il resoconto sulla caotica ma divertentissima serata di ieri l'ha fatto già la Camy, omettendo però il passaggio sullo Zeppellin legato dietro all'ultima macchina della nostra colonna (cavolata inventata da un mio amico e che ha dominato i discorsi di mezza sera), posso bypassare il compleanno di Dav e scrivere la terza puntata della mia rubrica PsycoLord.

Stasera vi parlo del Ponte Gobbo di Bobbio, il simbolo stesso della città di San Colombano, nonchè una delle strutture architettoniche più strane ed originali in Italia (e forse al mondo).

La parte "psyco" di questa storia sta nelle leggende che avvolgono la sua costruzione, tra cui soprattutto il perchè sia stato fatto in questo modo bizzarro e come sia stato possibile realizzarlo, visto che già oggi sarebbe difficile replicarne la costruzione con gli stessi materiali (fare tutto con il cemento armato è facile, neh!).
Circolano una miriade di storielle più o meno inquietanti su questo Ponte, ma tutte hanno in comune lo zampino - o meglio, lo zoccolo - del Diavolo nell'edificazione della struttura. La più banale e che forse avrete sentito da piccoli dice che le diverse gobbe del ponte sarebbero il risultato del fatto che il ponte stesso sia stato costruito "sopra" la schiena di Satana, e ne avrebbe perciò ripreso tutte le curvature, e le gobbe appunto.
Io invece vi racconterò una leggenda forse meno conosciuta ma sicuramente più intrigante: se non sbaglio me l'aveva raccontato al tempo (parlo di 2-3 anni fa) un Assessore del paese.


La storia dice che quando i signori di Bobbio decisero di costruire il ponte fu indetta una gara tra i migliori architetti affinchè presentassero progetti e tempistica. Siccome Bobbio all'epoca era una "piazza" importante e i suoi vescovi potenti feudatari, aggiudicarsi un "appalto" di quel genere voleva dire sicura fama e successo professionale: per farla breve, soldi, donne e reverenza...

Un architetto particolarmente ambizioso voleva a tutti i costi aggiudicarsi l'opera, e per fare questo decise di rivolgersi nientedimeno che a Lucifero in persona, affinchè gli desse un'idea originale per risolvere i complicati problemi strutturali del ponte edificando e per riuscire a garantire una tempistica concorrenziale rispetto agli avversari.
Il Diavolo, evocato dall'architetto, sentite le sue richieste gli disse:
"Per me niente è impossibile: realizzare quel ponte sarà facilissimo. Quando domani mattina ti sveglierai sarà completo. In cambio chiedo una cosa soltanto: l'anima del primo passante sul ponte dovrà essere mia e destinata alla dannazione eterna!"

L'architetto, eccitato dall'idea di presentare ai signori della città il ponte costruito in una notte soltanto, non badò molto alla richiesta di Belzebù ed acconsentì.

Il Diavolo, ligio a rispettare i patti, nella notte costruì il ponte ed al mattino si ripresentò all'architetto committente chiedendo che il patto contratto fosse immediatamente onorato. Un'anima avrebbe dovuta essere sua.
L'architetto, che solo ora si rendeva conto che la sua mania di grandezza sarebbe costata la dannazione ad una persona, escogità un trucchetto: Lucifero aveva detto "la prima anima", non "la prima persona". Pertanto prese il suo cane, lo slegò e lo fece correre sul ponte.
Il cane - prima "anima" a varcare il neo-costruito ponte - stramazzò a terra come previsto, ma il Diavolo ovviamente non poteva esserne contento.
Infuriato per essere stato gabbato da un uomo qualunque prese la povera carcassa del cane e la scaraventò contro i colonnotti intermedi del ponte (lasciando i segni che tutt'oggi si vedono effettivamente). Non solo: per la rabbia cominciò a pestare gli zoccoli contro la pavimentazione del ponte lasciando evidenti segni di graffi (anch'essi presenti e visibili oggi, e da cui pare si senta odore di zolfo) e provocando riverberi su tutta la struttura che, per i colpi subiti, si sarebbe trasformata nel bizzarro modo che vediamo noi oggi. Le gobbe altro non sarebbero che le conseguenze dell'ira diabolica, così come i molti segni di graffi che ci sono tutt'ora...

Inutile dire che Bobbio è un luogo molto conosciuto tra gli amanti di occultismo ed esoterismo tutta Italia, ma non solo, proprio per le molte leggende che circolano attorno al Ponte Gobbo e ad altre costruzioni del capoluogo della Val Trebbia.

Alla prossima!

Lord tojo

1 commento:

camy ha detto...

Complimenti per la rubrica, non perde un colpo! Lanciatissimo Lord Vittorio ; )